Irene

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Testo e musica di Luigi Romagnoli

Piano – Gian Paolo Vedele

Voce – Relé

testo

Irene guarda il mondo

Con gli occhi di ragazza

E con lo sguardo puro

Dell’innocenza

Irene quando dorme

Non dorme per davvero

Perché ha in testa un tarlo

Il solito pensiero

Un figlio è sempre un figlio

Anche se non è mai nato

Un figlio ti sorprende

Ti lascia senza fiato

Lo culli dolcemente

Come fai col dolore

Così per consolarlo

Per far passare il male

E ti ritrovi sola

In quella stanza vuota

Ti sembra d’impazzire

E ti manca l’aria

Vorresti cancellare

In un momento tutto quanto

Vorresti che il dolore

Si trasformasse in pianto

 

E la vita è una giostra

Un salto nel vuoto

Una richiesta d’aiuto

Una mano che si tende

La vita ci sorprende

Nel bene e nel male

E’ come un vuoto a rendere

Un regalo da scartare

 

Irene ama la vita

E la prende a morsi

Ma come tutti noi

Anche lei ha dei rimorsi

E se li sente dentro

Soprattutto quando è sera

Quando a luci spente

Si sente un po’ più sola

E’ strano rincontrarla

Dopo una vita intera

Di notte dentro un bar

Riflessa nel bicchiere

Restiamo a guardarci

Così senza parlare

Che tanto a noi non serve

Non servono parole

Irene guarda il mondo

Con gli occhi di ragazza

E con lo sguardo puro

Dell’innocenza

Irene quando dorme

Non dorme per davvero

Irene è ancora in piedi

E non le sembra vero

 

E la vita è una giostra

Un salto nel vuoto

Una richiesta d’aiuto

Una mano che si tende

La vita ci sorprende

Nel bene e nel male

E’ come un vuoto a rendere

Un regalo da scartare

 

La vita è una smorfia

Un ramo reciso

Una carezza sul viso

Una voce che ci offende

La vita ci sorprende

Nel bene e nel male

È come un vuoto a rendere

Un regalo da scartare

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