Accogliamo l’arrivo del nuovo anno in mare aperto, in piena navigazione.
Abbiamo messo in frigo una bottiglia per festeggiare, ma in questi momenti è più forte la malinconia che ci viene dall’essere lontani da casa, dagli affetti più cari.
E mentre alzo il bicchiere al cielo, stretto in un giaccone da marinaio con il freddo che si fa strada tra i vestiti fino a penetrarmi come una lama acuminata, il mio pensiero va a Settecervelli, straordinario personaggio del borgo, che ho amato come un figlio ama il padre, spesso senza accorgersi delle qualità di quell’uomo che ti ha dato la vita, finendo per scoprirle quando ormai è troppo tardi.